Mica noccioline
Nutella sì, nutella no. È una seria questione politica. Quello che pareva il nutellaro per eccellenza, che appena un anno fa la santificava assieme a Santo Stefano e la offriva in giro ad amici e nemici politici, ieri se ne è uscito con un’accusa pesante, tipica di chi ha perso la propria amata e ora grida “Te la facevi con i turchi”.
Questo il no di Salvini per le nocciole extracomunitarie. Trend topic a cui non poteva che rispondere Renzi, parlando di Nutella vantandosi di non parlarne, lui. “Nei giorni di ILVA, Alitalia, legge di bilancio, summit Nato il senatore Matteo Salvini attacca la Nutella. La #Nutella, sì, la Nutella. Dice che così sembra più vicino al popolo”. “Dice”, scrive Renzi nel tweet, e indovinate qual è l’unica parola incorniciata da un bell’hashtag e ripetuta tre volte.
Nutella. Nutella sugli scaffali con le renne di Babbo Natale. Nutella nei biscotti ingegneristici che spariscono dagli scaffali per essere rivenduti a dieci euro al pacco sottobanco. E i concorrenti Pan di stelle che già preparano il contrattacco.
Ma la questione è seria. Un’inchiesta della Bbc aveva spiegato che il problema turco c’è eccome, non certo per ragioni di razza. Dalla Turchia vengono i tre quarti delle nocciole del mercato globale e assai spesso i raccoglitori di questo Paese lavorano in condizioni di pesante sfruttamento.
Ferrero è il principale acquirente e anche per smarcarsi da eventuali accuse ha lanciato il progetto Nocciole Italia. Un programma di incentivi per i coltivatori di nocciole made in Italy. Prima le nocciole italiane!
Ma ecco che anche le nocciole nostrane rappresentano un grosso problema. Le coltivazioni intensive a suon di spruzzi di insetticidi stanno distruggendo la biodiversità e inquinando falde acquifere, come accade al lago di Vico, nel Viterbese, completamente accerchiato dai noccioli.
Insomma, turche o italiane, non parliamo di noccioline. Ma chi è disposto a parlarne davvero?