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Zapping digitale

Era il 2012. La fine dell’analogico, l’avvento del digitale terrestre, la corsa a comprare quei piccoli decoder colorati per non perdersi la prossima partita. Ve li ricordate?

A distanza di nemmeno 10 anni, la scena si ripeterà. La tecnologia DVB-T2 (Digital Video Broadcasting – Second Generation Terrestrial), quella necessaria a ricevere il segnale del nuovo digitale terrestre, o ce l’hai o non ce l’hai. E se non ce l’hai, ecco 5 domande e risposte per non farti trovare impreparato.

Perché un altro switch off?

Durante la fase di transizione, che si concluderà nel 2022, la televisione dovrà cedere circa un quarto delle sue frequenze a sua disposizione alla telefonia, la cui domanda di traffico dati mobile è in continua crescita. Così, per contenere il relativo aumento dei prezzi della banda internet mobile, l’Unione Europea ha pensato bene di aumentare l’offerta, allargando lo spettro elettromagnetico ad essa dedicata.

Per continuare a trasmettere la stessa quantità di canali e, se possibile, aumentarne la qualità, ecco allora la necessità di adottare un sistema di trasmissione televisiva più efficiente, come il DVB-T2.

Dovrò comprare una nuova tv?

Se avete comprato la vostra Tv prima del 2017, è molto probabile che non disponga della tecnologia DVB-T2. Per verificarlo tuttavia, basta fare zapping su uno qualsiasi dei canali in Hd già disponibili oggi (come Rai 1 hd al canale 501, o a i canali di prova 100 e 200 predisposti proprio a questo scopo). Se riuscite a vederli, significa che il vostro televisore è dotato del nuovo sistema di digitale terrestre. In caso contrario si, dovrete comprarne uno nuovo di zecca. Oppure accontentarvi di un decoder.

Cos’è e come si ottiene il bonus tv?

Per non penalizzare i cittadini meno abbienti e incentivare il passaggio alla nuova tecnologia, il Ministero dello Sviluppo Economico ha predisposto un vero e proprio Bonus Tv dell’importo di 50 euro, entrato in funzione lo scorso 18 dicembre.  

Per ottenerlo, basta compilare un’autocertificazione in cui affermate di appartenere a un nucleo familiare ISEE I o II e di non aver già fruito già fruito del bonus TV. Esibendola assieme al codice fiscale direttamente in cassa, otterrete così una sorta di voucher che vi darà diritto a uno sconto di massimo 50 euro.

Quanto durerà il periodo di transizione?

Il processo, in realtà, è già iniziato lo scorso 13 gennaio nelle province di Oristano e Sassari.

Il primo spartiacque importante sarà lo spegnimento dell’MPEG2 a favore di dell’MPEG4 (già usato oggi per i canali HD), che avverà in tutta Italia il 1 settembre 2021.

Tra il 21 e il 30 giugno 2022, invece, ci sarà lo switch off vero e proprio, con lo spegnimento delle trasmissioni in formato DVB-T, che lasceranno spazio a quelle DVB-T2.

Quando ci sarà lo switch off nella mia Regione?

La tabella di marcia dello switch distingue 4 macro-aree: la prima comprende Liguria, Toscana, Umbria, Lazio, Campagna e Sardegna (nel documento il Mise specifica in dettaglio anche le province interessate). Qui il passaggio è iniziato lo scorso 1° gennaio, e terminerà il 31 maggio 2020.

A seguire ci sarà l’area 2 (Valle d’Aosta, Piemonte, Lombardia con esclusione della provincia di Mantova, province di Piacenza, Trento e Bolzano) che completeranno lo switch tra l’1 giugno 2020 e il 31 dicembre 2020. Quindi toccherà all’area 4 (Sicilia, province di Reggio Calabria, Vibo Valentia e Catanzaro) tra l’1 gennaio 2021 e il 30 giugno 2021. Infine chiuderà il cerchio l’area 3 (Veneto, Friuli Venezia Giulia, Emilia Romagna, Marche, Abruzzo, Molise, Puglia, Basilicata e province di Mantova, Cosenza e Crotone), tra 1 settembre 2021 e 31 dicembre 2021.  

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