Il signor P
Si chiama signor P. Questa, almeno, è una delle poche informazioni biografiche che disponiamo. A 101 anni, il signor P. ha contratto il Covid-19, ma è guarito ed è tornato a casa. A raccontare la lieta notizia è stata la vice sindaca di Rimini, Gloria Lisi, “Questa mattina – ha scritto giovedì 26 marzo – mi è stata data una piccola notizia: un uomo, riminese, positivo al Covid 19, è stato dimesso dall’ospedale ‘Infermi’ di Rimini ed è tornato a casa, dalla sua famiglia”.
“Il signor P. – ha spiegato Lisi – è nato nel 1919, nel pieno di un’altra tragica pandemia mondiale. 101 anni, il secolo breve vissuto quasi per intero e poi questo primo scorcio del nuovo Millennio. Ha visto tutto, il signor P. Guerre, fame, dolore, progresso, crisi e resurrezioni. Valicata la barriera centenaria il destino gli ha messo davanti questa nuova sfida, invisibile e terribile allo stesso momento. La scorsa settimana è stato ricoverato al nosocomio di Rimini, essendo positivo al test Covid 19. In pochi giorni è diventato ‘la storia’ anche per i medici, gli infermieri, tutto il personale sanitario. Una speranza per il futuro di tutti noi nel corpo di una persona ultracentenaria, quando le cronache tristi di queste settimane raccontano meccanicamente ogni giorno di un virus che si accanisce soprattutto sugli anziani. E ce l’ha fatta. Il signor P. ce l’ha fatta – ha concluso la vicesindaca -. La famiglia lo ha riportato a casa ieri sera. Ad insegnarci che neanche a 101 anni il futuro è scritto”.
Facciamo i complimenti al signor P. Alla vicesindaca Lisi ricordiamo invece che questo centenario dalla resistente corazza, nel suo lungo peregrinare in questa Terra, ha sicuramente assistito ad altro: ha dovuto osservare, anno dopo anno, lo smantellamento del welfare italiano, la privatizzazione selvaggia in ogni settore, i tagli draconiani alla nostra Sanità. E ancora, l’arrogante consumo di suolo che ha mangiato la sua terra, la scomparsa delle stagioni che hanno scandito la sua infanzia, lo svuotamento di significato del contenitore pubblico. Ha dovuto registrare il mutamento antropologico dei suoi concittadini, trasformati da consumi e atomizzazione.
Lunga vita al signor P, memoria collettiva del nostro incessante harakiri.