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Mondo mozzafiato

I can’t breathe. Non respira più Yihad Elkhalak: palestinese di 32 anni, autistico, è stato ucciso il 31 maggio scorso nella Città Vecchia a Gerusalemme dalla polizia israeliana, nel sospetto che portasse un’arma che non aveva. L’autopsia ha stabilito che contro Elkhalak – che stava andando in una scuola per disabili – sono stati sparati dagli agenti sette colpi e che due di questi l’hanno raggiunto. Il portavoce della polizia ha spiegato che gli agenti hanno agito pensando che l’uomo fosse armato e per questo gli hanno intimato di fermarsi. Ma Elkhalak non ha compreso l’ordine ed è fuggito impaurito: a quel punto i poliziotti hanno aperto il fuoco durante l’inseguimento e lo hanno ucciso, come fosse preda di una battuta di caccia.

“Siamo dispiaciuti per l’incidente in cui Elkhalak è stato ucciso e condividiamo il dolore della famiglia”, ha dichiarato il ministro della Difesa, nonché futuro premier Benny Gantz. Lo stesso Gantz, non più tardi di 24 ore, ha ordinato al capo di stato maggiore che l’esercito “acceleri i preparativi” “per gli scenari futuri” con i palestinesi, riferendosi all’annunciata annessione di parti della Cisgiordania prevista ai primi di luglio. Territori già occupati illegalmente per decenni dagli insediamenti isrealiani, che ora otterranno una legittimità formale alla loro presenza, con il beneplacito di Trump e l’indifferenza della comunità internazionale. Il 23% della Cisgiordania: 40.000 ettari di terra palestinese, in cui verrà istituzionalizzato un nuovo apartheid.

Anche in Cisgiordania si fatica a respirare. Il 14 per cento delle famiglie viveva sotto la soglia di povertà già prima della pandemia. Oggi questa percentuale rischia di salire al 30 per cento a causa delle conseguenze economiche dell’emergenza: ai cittadini palestinesi è stato vietato di entrare in Israele per lavorare.

Nel frattempo, il 31 maggio, sei giorni dopo l’omicidio di George Floyd a Minneapolis, Yihad Elkhalak è stato ucciso dalla polizia di Israele, reo di essere palestinese e autistico. Non respira più, e così il suo popolo, a rischio di asfissia. Palestinesi e neri soffocati: bentornati alla normalità del nostro mondo mozzafiato.

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