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Una questione di qualità

Fabio Altitonante è consigliere regionale di Forza Italia in Lombardia. È anche sotto accusa nell’inchiesta ribattezzata “Mensa dei poveri” della Dda di Milano insieme a decine di imprenditori e politici. Altitonante è stato appena eletto sindaco di Montorio al Vomano, in provincia di Teramo, il comune in cui è nato 46 anni fa. Dovrà ora dividersi tra il municipio abruzzese, il consiglio lombardo e le auli processuali.

Vincenzo Scavello, originario di Messina, è invece appena diventato sindaco di Carbone, in provincia di Potenza. C’è soltanto un problema: nessuno dei 567 abitanti di Carbone lo conosce. A dire il vero, neanche il nuovo primo cittadino conosce bene il Comune dove è stato eletto. Con la sua lista civica “Onesti e liberi”, composta da onesti e liberi sconosciuti, ha ottenuto 78 voti. Si sono candidati nel piccolo paese del Serrapotamo più che altro per avere aspettative retribuite durante la campagna elettorale e, visto che correva anche una lista concorrente – anche questa composta da sconosciuti – sono stati eletti senza il necessario quorum del 50 per cento più uno dei votanti.

Il Comune di Lesina, in provincia di Foggia, un primo cittadino non ce lo avrà e sarà commissariato in attesa di tornare al voto. Alla competizione elettorale si è presentata una sola lista di centrodestra, a trazione leghista, con un solo candidato alla fascia tricolore: Primiano Leonardo Di Mauro. Avrebbe dovuto recarsi alle urne il 50% più uno degli elettori. Ma l’affluenza si è fermata al 49,01%. Con buona pace di Matteo Salvini, che aveva festeggiato l’elezione del sindaco leghista già subito dopo la presentazione delle liste, lo scorso 23 agosto.

Montorio al Vomano, Carbone, Lesina. Tre comuni uniti da comuni destini: c’è chi il sindaco ce l’ha, ma non si sa dove sta. C’è chi il sindaco ce l’ha, ma non si sa chi è. E c’è chi il sindaco non ce l’ha, e non sa quando ce l’avrà. Crisi della rappresentanza, mentre sul numero dei rappresentanti si è tanto discusso e si è poi votato, tra chi evocava la fine dei mali e chi paventava l’avvento di dittature. Questioni di quantità, si dirà. O era una questione di qualità? Non ricordiamo più bene.

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