Il mulino arancione (scuro)
Bambini prendete i colori. Colorate bambini, colorate di arancione. Bravi così, colorate tutta la Lombardia. Più scuro ha detto il Presidente. Colorate sopra il colore, inzuppate la carta finché non si gonfia e colorate ancora, sono belli i colori. Vi fanno male le mani? Avete bucato il foglio? Bene, allora buttate via i fogli. Perché la scuola ha chiuso. Non avete più bisogno della nostra educazione. Avete bisogno di salute.
Tornate nelle vostre case bambini. Pretendete una stanza sterile tutta per voi, pretendete un computer tutto per voi. Mantenete le distanze dai vostri fratelli, dagli schiamazzi della riunione di papà, dal frastuono dell’aspirapolvere di mamma, che si è dovuta licenziare per guardare voi che guardate i quattro computer che vi ha dovuto comprare con le briciole del tfr.
Non avete bisogno di educazione, avete bisogno di salute. E le mamme devono prendersi cura di voi e i papà devono lavorare, perché le loro scuole non possono chiudere, sono scuole che producono, le loro. Ogni cosa al suo posto bambini, è la famiglia del mulino… arancione.
Disegnatelo bambini, con il pennarello. Disegnate la famiglia in salute e la società in rovina, disegnate l’ingranaggio mosso dalle pale che hanno saputo cogliere al volo il vento del tempo, disegnate le macine che macinano, infrangono, dividono, atomizzano. Se non avete più il foglio disegnate sullo schermo, colorate sopra il colore, più scuro, finché non si buca. Non avete più bisogno di educazione. Insegnate ai vostri genitori il luddismo.
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