Un bicchiere di lakka con un kalakukko
No. Non è un bicchiere di vino con un panino. È un bicchiere di lakka con un kalakukko, la felicità. Lo garantisce il World Happiness Report, secondo cui il Paese più felice al mondo dell’ultimo anno è – quanto ci piacciono le classifiche – la Finlandia. E scommettiamo che i finlandesi ne saranno felici.
Del resto si tratta di un primo posto confermato. Il bianco e lucente sorriso finlandese troneggiava infatti anche nell’ultima rilevazione, ma pare che nell’ultimo anno la Finlandia sia diventata addirittura ancora più felice.
Restano inspiegabilmente tristi i negativoni dello Zimbawe, che con quei loro rari sorrisi cariati e sdentati si ostinano a restare in fondo alla classifica. Ma il pessimismo dilaga anche in Namibia, in Birmania e in Giordania. I più infelici nel periodo dal 2018 al 2020 sono invece gli afgani.
Gioiscono alla faccia loro danesi, svizzeri, islandesi, olandesi, norvegesi, svedesi, insomma l’esercito degli spot del dentifricio. E gli italiani? 28esimi negli ultimi tre anni, ma 25esimi se si considera solo l’ultimo. Il 2020 deve essere stato particolarmente felice.
È una strana cosa la felicità, porta al suicidio circa 14 persone ogni 100mila in Finlandia, e solo una ogni milione nell’infelice Giordania, dove certo non ti ammazzi dal ridere. Strana cosa la gialla, luccicante e tintinnante felicità.
Cosa hanno in comune un bicchiere di vino, uno di lakka, un panino e un kalakukko? Costano, hanno un prezzo. Lo scrisse Quintiliano: “A chi è felice è difficile avere una vera comprensione della miseria”.
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