La prima pietra
Sangue. Sul sangue del tuo sangue. Perché lei voleva inseguire il suo amore e non chi le avresti indicato tu. Forse la rabbia di un attimo, forse non volevi finisse davvero così. Ma è troppo tardi per volere il contrario. L’hai uccisa. Sangue sul sangue del tuo sangue.
Perché l’hai fatto? Perché volevi “darle una lezione”. Perché “era infetta”. Il motivo è che ciò che andava cercando lei, era insano per il tuo credo, per la tua cultura, per la tua religione.
E allora perché non prendersela con il tuo credo, con la tua cultura, con la tua religione? È vero, non tutti coloro che appartengono al tuo credo, alla tua cultura e alla tua religione, ammazzano i propri familiari. Come è vero che tu hai ucciso solo un giorno dei tanti della tua vita.
Ma se il tuo credo, la tua cultura e la tua religione, portassero alla morte di una sola persona, avrebbero un problema. E la verità è che questa non è la prima morte, è l’ennesima. Potresti a tua volta essere vittima del tuo credo, della tua cultura, della tua religione. Per questo quel giorno hai ammazzato.
Eppure quel giorno nessuno ha tirato in ballo il tuo credo, la tua cultura, la tua religione. Perché erano gli stessi di chi ti giudicava. E presto sei stato dimenticato. D’altronde parliamo della preistoria per i tempi supersonici di questa informazione che fa di ogni settimana un’epoca.
Era la notte del lontano 11 settembre del 2020, uccidevi tua sorella, non si chiamava Saman Abbas, ma Maria. La buttavi giù dal motorino guidato dal suo fidanzato, Ciro, che però all’anagrafe si chiamava Cira. Una perversione per il tuo credo, la tua cultura, la tua religione. Così hai ucciso tua sorella. Ti chiamavi Michele Antonio, ed eri cristiano, cattolico, apostolico.
Chi è senza peccato, scagli la prima pietra.
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